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Channel: istrice – Tegamini, il blog di Francesca Crescentini
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Chiavi di ricerca, vol.12/millemila

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Dopo un doveroso periodo di accumulo, torniamo ad occuparci dell’adorabile stupidera che conduce frotte di disorientati visitatori agli ospitali approdi di Tegamini.

Che ha cercato la gente per arrivare fin qua?
Visto che è troppo complicato da riassumere, addentriamoci senza indugi nei mirabolanti disastri del recente passato.

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A FORMA DI GALLINA

Capolavoro del design di ogni tempo, la gallina è al contempo bellissima e funzionale. Ben bilanciata da un rassicurante culotto piumato, la gallina scruta l’orizzonte dalla cima di un collo solido ma mobile. Cosparsa di bargigli sbarazzini ma perfettamente in grado di difendersi dai pericoli grazie all’efficace combo speroni-becco, la gallina si staglia fiera all’orizzonte, senza nemmeno aver bisogno di esibirsi in pericolose acrobazie aeree. Abbraccia l’evoluzione, diventa una gallina!

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ALZATINE VINTAGE

Prima di Tumblr, Etsy e Pinterest, nessuno sentiva il bisogno di riempirsi la casa con le suppellettili della bisnonna. Ma ormai viviamo in tempi difficili, tempi che ci espongono senza pietà alla paradisiaca visione di tavolacci ricoperti di petali secchi, piatti di ceramica sbeccata e adorabili bicchieri di vetro soffiato pieni di candele profumate. Colori pastello, erba tagliata, montagne di muffin e pacifici gattini grassi ci spingono a vagare per i più pulciosi mercatini dell’antiquariato alla ricerca di qualcosa di degno dei nostri filtri di Instagram. Che te ne fai di un’alzatina vintage, che non ti sai manco cucinare le patate saporite dei Quattro Salti in Padella? Che diamine ci vuoi mettere sopra, la tua collezione di collanine finto-sfattone che costano, in realtà, più di un all-inclusive su una palafitta polinesiana? Ma soprattutto, chi ci abita in quelle case d’assurda bellezza che invadono la pace delle nostre navigazioni facendoci sentire dei poveri stronzi relegati nel limbo Ikea – limbo che, per giunta, ci siamo dovuti anche assemblare da soli?
Bastardi.
Così, genericamente.

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GATTO CHE PESCA

Da quando ha capito che il segreto del successo è saltare goffamente dentro a scatole di cartone e inseguire lucette su pavimenti e pareti, il gatto ha smesso di pescare.

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AVETE DEI SIMBOLI CHE VI RAPPRESENTANO?

E come no. Anzi, grazie per avermi ricordato che potrebbero chiedermi una cosa del genere alle selezioni del Grande Fratello, insieme a ”qual è il tuo tallone d’Achille?”, domanda alla quale il 95% degli aspiranti ospiti della casa più spiata d’Italia risponde indicandosi fieramente un calcagno.

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FILM MATRIMONIO DI CONVENIENZA

Immaginiamo un facoltoso relitto e la sua pettoruta fidanzata, paladina del “c’è poco da fare le schizzinose, che tanto lo faccio crepare alla svelta”. Ma immaginiamo anche un cocciuto paesino rurale, con un gran bel marimittone – palesemente avverso alle saltellanti patatine – che cerca di salvare le apparenze accompagnandosi a una graziosa giovane donna, troppo svagata anche solo per accorgersi d’aver camminato per cinque chilometri con la scarpa destra al posto della sinistra. Ecco. Facciamo che la pettoruta e il marmittone, intenzionati a contrarre matrimonio con le rispettive controparti, sentano il bisogno di comprendere se, effettivamente, i loro promessi siano davvero pronti a farsi ingannare fino in fondo. Perfetto. Che c’è di meglio di una sana serata al cinema? Come tutte le nostre infanzie ci hanno insegnato – dopo millemila episodi d’imbarazzo da “siamo tutti qua sul divano e in tv c’è chi copula con passione” -, la settima arte è in grado di far affiorare i sentimenti più sinceri, quelli che coviamo con disperazione in fondo ai nostri cuori, in barba alla comodità delle palle che ci raccontiamo. E allora? Sei un fantastico gay che ha bisogno di una sposa fittizia? Sei una baldanzosa sgroppona che cerca di spolpare un attempato miliardario? Vuoi capire se ci stanno cascando con tutte le scarpe? Affitta un bel film, un polpettone su sposalizi d’interesse e biechi raggiri all’altare, e piazzaci davanti la vittima designata. Se se lo gustano in allegria, se nemmeno l’ombra di un dubbio sembra far capolino, allora è fatta. Anzi, è il momento di chiedere in dono un sasso nuovo da sfoggiare davanti alle amiche o di assumere un aitante maggiordomo da incantonare negli sgabuzzini quando cala il sole.

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CANCELLERIA IN FLASH

Da piccola ero una fan sfegatata del ridicolo telefilm del mascelluto Flash. E giuro, le puntate le ho viste tutte… ma di cancelleria nemmeno l’ombra.

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CAVOLFIORE PECORELLA

Quando l’orto inizia a belare forte.

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MADRI SOTTO LA DOCCIA

Che cosa dovrebbe distinguere, così, a occhio, una madre da una non-madre che fa la doccia? Che le madri, preoccupate di contaminare i figli con sporcizia accidentale, siano più inclini a farsi la doccia delle donne che non hanno ancora avuto modo di mettere al mondo un erede? O qua è una questione di feticismo per le eventuali smagliature sulla pancia? Oppure… oppure, cosa! I guardoni dovrebbero smetterla con questa mania di iper-specializzazione.

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CASE CHE SI ACQUISTANO

Perchè, là fuori c’è qualcuno che può permettersi di comprare un immobile?

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INDIFFERENZA MEZZO

Perchè anche il più crudele dei sentimenti/non-sentimenti ha bisogno di spostarsi a bordo di qualcosa.

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RICERCHE PER BAMBINI ELEMENTARI SUI NARVALI

Basta coi compiti sugli inflazionatissimi animali della fattoria. Mucche e ochette, avete rotto! Per assicurare ai cittadini di domani un’istruzione faunistica davvero completa, dobbiamo iniziare a farli appassionare alle bestie di nicchia. Capibara, ululoni, ocelot e varani di Komodo, questi sono gli animali degni di un approfondimento. E no, il fatto che siano rari, geograficamente lontanissimi ed molto timidi non li rende meno rilevanti e degni dell’attenzione di una giovane mente… anche perchè un bambino delle elementari, in questi tempi grami, ha più probabilità d’imbattersi in un narvalo che in un tacchino.

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TATUAGGI CON CHIAVI A FORMA DI FARFALLE

Se fossi un fabbricante di cinture di castità per principesse da rinchiudere in cima alle torri, sicuramente farei le chiavi a forma di farfalla. Magari farfalle un po’ giù di morale.

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PERCHE’ IL PICCIONE GRANDE CORRE DIETRO A QUELLO PICCOLO

Dopo aver radunato un team di esperti e aver riflettuto sulla questione a partire dalle ben poche informazioni a nostra disposizione, il piccione grande potrebbe essere motivato a rincorrere quello piccolo per una o più delle seguenti ragioni:

- il piccione grande è il tutore legale del piccione piccolo e, rincorrendolo, vuole impedirgli di attraversare la strada senza prima aver guardato a destra e a sinistra
- il piccione grande intende catturare il piccione piccolo sorprendendolo alle spalle, probabilmente a scopo di sequestro ed estorsione
- il piccione piccolo si sta allontanando dal piccione grande dopo un litigio. Il piccione grande lo insegue nel tentativo di scusarsi
- il piccione grande è stato assunto dal piccione piccolo come guardia del corpo. Il piccione piccolo ha l’abitudine di camminare molto velocemente
- il piccione grande ha riconosciuto in mezzo a uno stormo il piccione piccolo, compagno del liceo ritenuto ormai perduto. Il piccione piccolo, ignaro del compagno di banco che intende correre a salutarlo, si sta dirigendo verso un mucchio di becchime
- il piccione grande è un volatile-zombie e sta inseguendo il piccione piccolo per cibarsi delle sue interiora

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SPEZZATINO DI ISTRICE

L’istinto c’insegna che certe cose non si mangiano. Non si mangia la vipera cornuta, non si mangia il facocero e nemmeno l’echidna. Non si mangia niente di corazzato, spinoso, artigliato e irsuto. Per farla breve, se c’è una bestia dall’aspetto spaventoso e letale, è difficile che la si possa mangiare. Dopo svariati milioni di anni, però, anni necessari a far penetrare ben bene nelle menti dell’intero creato l’equazione “terribile a vedersi = impossibile a digerirsi”, la natura decide di ristabilire l’ordine lanciandosi nel temerario restyling di numerose creature gentili e indifese, mangiate senza pietà e senza un briciolo di gratitudine da chiunque le incontri per i prati. Prendiamo l’istrice, per esempio. Prima del provvidenziale intervento della natura, l’istrice era una specie di marmottona arboricola, una bestia innocua e incapace di difendersi dai famelici assalti dei predatori. Va detto, non è che tutti andassero a cercare l’istrice per la prelibatezza delle sue carni, ma lo si squartava volentieri perchè era come tirar giù un pacco di patatine dallo scaffale del minimarket. L’istrice, comfort food prima che esistesse il comfort food, è tra i primi candidati al restyling della natura, che decide di zavorrargli il deretano con una selva di aculei perigliosi e immasticabili. Ora, la vera indole dell’istrice deve interessarci poco, perchè, così bardato, l’istrice diventa da evitare proprio come eviteremmo l’agghiacciante tartaruga-alligatore. Animali affabili che si travestono da immangiabili calamità… rimangono puri di cuore, ma trovano il modo di difendersi. Nobilissimo e meraviglioso, ma sarà abbastanza per garantire la loro sopravvivenza, ora che arriva gente a cercare di cucinarli nello spezzatino?

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CICCIONE CHE LAVA I DENTI

Se escludiamo quelli che hanno le ossa grosse e le neo-mamme che cercano di scrollarsi di dosso le tonnellate messe su in gravidanza, non mi sembra troppo strano immaginare che la gente grassa è grassa perchè mangia molto. A meno d’imbattersi in persone con un’insolita conformazione esofagea, poi, possiamo anche osservare che se si mangia molto diventa anche probabile che si mastichi molto. Il nostro ciccione che lava i denti, dunque, è uno sveglio, uno che ha intenzione di continuare a ruminare con efficienza, lontano dall’ordalia della carie.

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GALLINE NELL’ARTE

Pappagalli, pellicani, pavoni, cardellini… al massimo galli, ma di galline se ne vedono poche.

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REALIZZARE UN FILO A PIOMBO LASER

Per le piccole e grandi riparazioni al tuo X-Wing.

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COME FARE UNA TRACOLLA PER TRASPORTARE UN CAGNOLINO

Siete stufi di vedere il vostro prezioso cane che vi arranca dietro con la lingua per terra? Vi siete accorti di aver acquistato un animale con le gambe troppo corte per seguirvi? Niente paura, ora potrete supplire all’inadeguatezza motoria del vostro amico peloso con la rivoluzionaria tracolla per cagnolini! Disponibile in dieci colori-moda, la tracolla è regolabile, impermeabile e a prova di fuga… anzi, la tracolla è così comoda che il vostro cane sceglierà di farsi trasportare per sempre! Libera il tuo cane dalla fatica, lasciagli più tempo per amarti… mettilo nella tracolla per cagnolini!

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CRISTO POLVERIZZATO

Voi, che pensavate di bestemmiare invano.

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CAPIRE L’IGNOTO

Diciamocelo, X-Files era terribile. Mi ricordo che una volta Mulder e Scully avevano visitato una fattoria in mezzo al niente, popolata da esseri umani resi mostruosamente deformi da generazioni e generazioni di accoppiamenti tra consanguinei. Per la maggior parte del tempo, poi, i due vagavano per i boschi inseguendo strane luci o rimuginando sulla scomparsa dell’amata sorellina di Mulder. E gli insetti giganti? Parliamone. Insomma… dopo un po’ lo guardavo per inerzia, o anche solo per capire se i due agenti avrebbero finalmente deciso di amarsi con passione su qualche tavolo d’acciaio cosparso di bulbi oculari strappati a forza, ma niente. Cioè, qualcosa capitava, ma la sensazione generale di frustrazione prendeva il sopravvento: Mulder e Scully non si capiscono tra di loro e, di sicuro, non capiscono nemmeno l’ignoto.

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EFFETTI NOCIVI DELLA LUMACHINA

Che vorrà dire.
Qualcuno ha ingerito una lumaca?
La lumachina è, in realtà, il nome in codice di un pericolosissimo intruglio velenoso? O qua ci si riferisce alla demenziale nuova moda dei trattamenti estetici a base di bava di lumaca? Vi svegliate una mattina e vi sentite un po’ rugose… e che c’è di meglio, per ripristinare l’elastica luminosità della vostra pelle, di una bella sessione di lumache che vi strisciano sulla faccia? Se così fosse, mi auguro col cuore che la lumachina abbia tantissimi effetti nocivi.

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MUTANDE NERE E FELPE POSSO LAVARLE INSIEME

Tecnicamente è possibile, ma solo il martedì dopo la prima domenica di luna piena del mese.

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IMMAGINI DI CARLETTO DEI SOFFICINI

Carletto andrebbe liberato dalla schiavitù dei Sofficini. Salviamo Carletto, i delfini che saltano nei cerchi e i leoni marini coi palloni in equilibrio sul naso.

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VENERE E LA CINIGLIA

Che Venere possa apprezzare l’irresistibile morbidezza della ciniglia non è difficile da immaginare. Più curioso è che Marte consenta a una colomba di stazionargli allegramente sul pene.

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COME TENERSI ALLA LARGA GLI ASSISTENTI SOCIALI

Tanto per cominciare, consiglierei di non picchiare moglie e bambini con una pala.

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AVVISTAMENTI DI DINOSAURI

Tutta la faccenda dell’estinzione dei dinosauri è una montatura bella e buona, proprio come lo sbarco sulla Luna. I dinosauri non si sono estinti, sono solo diventati timidi.

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LA CUOCA CIALTRONA

Non sa cucinare nemmeno le penne al pomodoro, ma almeno ti fa divertire.

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RACCONTATEMI IL VOSTRO BAMBINO PRODIGIO

Leopold Mozart torna dall’oltretomba per farvi sentire dei genitori incapaci.

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COME RICICLARE LA COLOMBA AVANZATA

Voglio ribadirlo. Sono profondamente contraria al tornado di servizi culinari post-festività che incitano tutti quanti a fare cose bizantine con gli avanzi di colombe, panettoni, uova di Pasqua e compagnia. Hai avanzato la colomba? Ma che aspetti, non puoi lasciarla lì! Prendi uno stampino tondo del diametro di sei centimetri e ficcaci dentro dischetti di colomba, alternati a crema di mascarpone, scorze di mandarino e calli di grifone. Oppure puoi cacciarla nel frullatore insieme a un cartone di latte… quando ha la consistenza di fanghiglia pallida, versala in un calice e falla diventare un immondo sorbetto. Cos’è, non abbastanza dignitoso mangiarsi il resto della colomba mettendoci tutto il tempo che ci vuole, invece che seviziarla immediatamente inventandosi sformatini e guarnizioni? Diamine!

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Per concludere quest’impegnativa e affollatissima tornata di keywords, direi di andare sul classico: la confessione di un vergognoso segreto, un segreto capace di uccidere. E non lo dico così, tanto per fare un po’ di sano umorismo cimiteriale, lo dico perchè c’è almeno un illustre decesso a dimostrare che è possibile dipartire in quel modo. Perchè, fra le ultime parole pronunciate da Sherwood Anderson – autore, tra le altre amenità, Winesburg, Ohio (Letture, Einaudi), libro che consiglio caldamente – si ricorda una cosa del genere:

HO INGOIATO UNO STUZZICADENTI



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